POESIE SU DESIDERI, SOGNI E PAURE
Il sonetto di Cecco Angiolieri
S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo;
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i fosse Dio, mandereil' en profondo;
s'i fosse papa, allor serei giocondo,
ché tutti cristiani imbrigarei;
s'i fosse 'mperator, ben lo farei;
a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S'i fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i fosse vita, non starei con lui;
similemente faria da mi' madre.
Si fosse Cecco com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.
Parafrasi
Se io fossi fuoco brucerei il mondo
se io fossi vento, scatenerei la tempesta su di esso;
se io fossi acqua, lo farei sprofondare;
se io fossi il papa, sarei contento, perché metterei nei guai
tutti i cristiani.
Se fossi imperatore, sai che farei?
Taglierei la testa a tutti quelli che mi stanno intorno
Se io fossi la morte, andrei da mio padre;
Se io fossi la vita, fuggirei da lui;
nello stesso modo farei con mia madre.
Se fossi Cecco, come sono ed ero,
prenderei le donne giovani e belle:
e quelle brutte e vecchie le lascerei agli altri.
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