Le origini della Filastrocca
La parola filastrocca, che deriva dal termine popolare toscano filastroccola.
Si comprendono sotto questo nome canzonette e formule cadenzate (dialogate, interrogative, narrative, ecc.) recitate dai fanciulli o dagli adulti per divertire i bambini.
Sono ordinariamente un'accozzaglia di sillabe, di parole, di frasi, che talvolta riproducono indefinitamente lo stesso motivo.
In letteratura la filastrocca è un tipo di componimento breve con ripetizione di sillabe ed utilizzo di parole di estrazione popolare.
Il ritmo della filastrocca è rapido e cadenzato con rime, assonanze e allitterazioni ricorrenti.

Fabrizio de Andre ( 1987)
C'è una donna che semina il grano
volta la carta si vede il villano
il villano che zappa la terra
volta la carta viene la guerra
per la guerra non c'è più soldati
a piedi scalzi son tutti scappati
Angiolina cammina cammina sulle sue scarpette blu
carabiniere l'ha innamorata volta la carta e lui non c'è più
carabiniere l'ha innamorata volta la carta e lui non c'è più.
ruba ciliege e piume d'uccello
tirate sassate non ha dolori
volta la carta c'è il fante di cuori.
In poesia, la rima è l'omofonia, ovvero l'identità dei suoni, tra due o più parole a partire dall'ultima vocale accentata, e si verifica per lo più tra le clausole dei versi di un componimento (altrimenti, essa si definisce rima interna). Nell'analisi metrica, i versi che rimano tra loro sono indicati mediante la stessa lettera.
La metrica è la struttura letteraria di un componimento poetico
Nessun commento:
Posta un commento